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Storia in breve

Ferrara è situata a circa 4 km a Sud del Po. Il nucleo originario sorge sulla sponda sinistra del Po di Volano che lambisce anche ora il lato meridionale della città murata. Si sviluppò, come porto fluviale, con strutture topografiche lineari e parallele alla via d’acqua. Fra il VII e il VIII secolo le invasioni barbariche furono causa della distruzione di Voghenza, la sede vescovile venne spostata da Voghenza al Borgo San Giorgio, situato sulla riva destra del fiume Po, in corrispondenza del castrum bizantino del VI secolo che si trovava sulla riva opposta.
Questo primo insediamento di Ferrara è individuabile nel sito dell'antica cattedrale di San Giorgio fuori le mura.
L’Esarcato d’Italia fu strappato dai Longobardi, conquistata dai Franchi e donata al papa. Su concessione di Papa Giovanni XV divenne feudo di Tedaldo di Canossa. In età romanica la città prese a svilupparsi maggiormente sull'altra riva del Po mettendo in ombra il Borgo San Giorgio e di conseguenza la sede vescovile venne spostata nel 1135 nell'attuale cattedrale di Ferrara esattamente nel centro della città.
Nel XII secolo ci furono le prime manifestazioni dell’autonomia cittadina che vide la nascita di un piccolo governo comunale. Grazie alla costruzione di numerosi monumenti come la cattedrale o il palazzo municipale e la realizzazione di nuove strade, la città iniziò a urbanizzarsi il proprio territorio. Nel periodo comunale, per la forte immigrazione dalle campagne, Ferrara si estese soprattutto verso Nord, all’incirca fino all’attuale direttrice via Cavour (corso della Giovecca). Con Ercole I d’Este la crescita decisiva dell’area urbana ebbe durante il periodo storico, con la cosiddetta addizione erculea. Nel 1274 passò ai papi che la concessero in feudo ai marchesi di Canossa. Contesa tra guelfi e ghibellini, con i primi entrò nella Lega Lombarda. Quando fu incorporata nei domini degli Estensi, che ne ottennero l’investitura dalla Santa Sede nel 1332, iniziò per Ferrara un’epoca di grande splendore: Alberto V ottenne la bolla di fondazione dell’Università nel 1391 e nel XV sec. la città divenne centro di risonanza europea della cultura rinascimentale. Durante il governo di Ercole II (durato dal 1543 al 1559), per opera della moglie Renata di Francia, a Ferrara si diffuse il calvinismo. L’accessione del ducato alla Chiesa nel 1598, con il trasferimento a Modena della corte estense, segnarono la decadenza economica e intellettuale. Occupata dai Francesi nel 1796, Ferrara fece parte della Repubblica Cispadana e di quella Cisalpina dal 1797 al 1799; fu in potere degli Austriaci e poi capoluogo del dipartimento del Basso Po nel Regno d’Italia fino al 1814.Con il plebiscito del 1860 fu riunita al Regno d’Italia. Nel XX sec., a parte la progressiva decadenza del settore primario, nel 1936 si è creata un’area industriale vicino all’agglomerato urbano in direzione di Pontelagoscuro che ha fatto la differenza nelle funzioni della città. Accanto ai tradizionali rami legati alla trasformazione dei prodotti agricoli, si sono sviluppate le industrie chimiche, metalmeccaniche ed impiantistiche, con una progressiva crescita anche delle strutture commerciali.
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