Leon Battista Alberti
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Leon Battista nacque a Genova nel 1404, figlio naturale di Lorenzo Alberti, di una ricca famiglia di mercanti e banchieri fiorentini banditi dalla città per motivi politici, e da Bianca Fieschi, di una delle più nobili casate genovesi.
Appassionato di letteratura ma anche di matematica, fu uno scrittore ed un grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di studi, ma anche atleta, sintetizzò nella sua opera i caratteri tipici dell'Umanesimo. L'amore per gli antichi, in modo particolare per i Romani, la passione per le arti dimostrazione della creatività umana e come ricerca dell'armonia furono oggetto dei suoi studi e dei suoi trattati. L'arte di Alberti fu decisiva per i successivi sviluppi della architettura del Rinascimento. Dallo studio dei monumenti antichi egli ricavò il senso delle masse murarie e del movimento.
La formazione ed esperienza letteraria di Alberti fu strettamente connessa con la sua attività artistica e tecnica; importante fu il suo soggiorno a Roma, di cui prese a studiare le rovine antiche, misurandole secondo il metodo appreso da Brunelleschi, ma apprezzandole soprattutto da un punto di vista umanistico. Egli non diresse mai di persona l'esecuzione dei suoi progetti, interessandosi soprattutto alla loro ideazione. Così, nel 1443 circa dava consigli per la costruzione del campanile del Duomo di Ferrara e per l'"Arco del Cavallo" (monumento a Nicolò III d'Este).
Alberti fu a Ferrara a varie riprese, e sicuramente tra il 1438 e il 1439, stringendo amicizie alla corte estense. Vi ritorna nel 1441 e forse nel 1443, come giudice per la gara del un monumento equestre a Niccolò III d'Este. In tale occasione forse dette indicazioni per il rinnovo della facciata del Palazzo Municipale, allora residenza degli Estensi.
Secondo molti storici dell'arte, in base allo stile è da attribuirgli anche l'incompleto campanile del Duomo, dai volumi nitidi e dalla bicromia di marmi rosa e bianchi.
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Il campanile
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L’incompiuto campanile, situato nel centro storico, venne progettato da Leon Battista Alberti. L’opera, interamente in pietra policroma, richiama al gusto classico-romano; i quattro blocchi sono separati da cordoni aggettanti decorati da paraste semicilindriche.
Il primo cubo ospita le sculture quattrocentesche dei quattro Evangelisti e, tra i due archi, un busto benedicente di San Maurelio.
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