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Cattedrale 

La cattedrale fu costruita a partire dal XII secolo e fu consacrata nel 1135, dedicata a San Giorgio, come si legge nell'iscrizione in volgare, nell'atrio della chiesa. Lo stile romanico del progetto iniziale è testimoniato dalla facciata. Tra il 1451 e il 1493, venne eretto il campanile su progetto di Leon Battista Alberti; tuttavia non venne mai terminato. Nello stesso periodo, è stata realizzata l'abside su progetto di Biagio Rossetti.

Nel 1717, venne nominato vescovo di Ferrara il cardinale Tommaso Ruffo, che affidò il proseguimento dei lavori all'architetto romano Tommaso Mattei. Nel complesso I lavori durarono diciassette anni e ridussero da cinque a tre il numero delle navate con notevoli modifiche al progetto originale. 

Durante la seconda guerra mondiale il 28 gennaio 1944 un bombardamento sulla città di Ferrara colpì anche la cattedrale distruggendo gli edifici retrostanti l'abside e parte del lato meridionale in prossimità del campanile.

Nel 2006, l'esterno dell'abside è stato restaurato.

"Dalla mia terra, e fuor non ne potrei
Viver contento, ancor che in grembo a Giove,
E s’io non fossi d’ogni cinque o sei
Mesi stato uno a passeggiar fra il Duomo
E le due statue dei marchesi miei,
da sì noiosa lontananza domo
già sarei morto, o più di quelli macro
che stan bramando in purgatorio il pomo".
(Sat. VII, 151 -159 di L.Ariosto)

Al di sopra della base romanica, la facciata è costituita da tre parti, divise da contrafforti ed aperte da logge, che si innalzano in tre cuspidi uguali.

Al centro, fulcro della costruzione, è il bellissimo protiro che, al di sopra del portale romanico, si apre in una loggia ed è coronato da un timpano.

Il portale romanico fa parte della prima fase costruttiva dell'edificio. E' caratterizzato dalla ricca decorazione scultorea attribuità a Niccolò.

Il protiro è sorretto da colonne e leoni di ricostruzione: gli originali sono conservati nel nartece della chiesa.

Ai lati dell'arco del protiro sono inseriti i rilievi raffiguranti Giovanni Evangelista e Giovanni Battista.

 L'arco è decorato con formelle a rosette; la chiave d'arco presenta un rilievo con l'Agnus Dei.

I sostegni del protiro sono costituiti da una colonna ofidica (due colonne annodate) sorretta da un telamone che a sua volta è sorretto da un leone in marmo veronese.

Il portale propriamente detto presenta sugli stipiti fasci di colonnine e pilastrini; l'archivolto racchiude una lunetta raffigurante San Giorgio ed il drago che poggia su un'architrave scolpita con le storie di Cristo. All'interno della lunetta San Giorgio ha trafitto il drago con la lancia e si appresta a finirlo con un colpo di spada. Si tratta di un rilievo di grande valore artistico per il dinamismo dell'azione e la resa plastica del cavallo e del cavaliere.L'architrave presenta alcune scene della vita di Cristo. La parte superiore è datata intorno al 1250. E' costituita da una loggia al di sopra della quale, su tre registri, si sviluppa il tema del Giudizio Universale. L’opera di influenza francese, è unica nel panorama della scultura architettonica gotica in Italia.

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