Palazzi signorili
Casa Romei
La casa di Giovanni Romei, ricco mercante e banchiere vissuto a metà del XV secolo, rappresenta un tipico esempio di dimora signorile fra Medioevo e Rinascimento. in occasione delle sue nozze con Polissena d'Este fu ingrandita e abbellita. Alla sua morte passò in proprietà delle monache Clarisse dell’adiacente Corpus Domini e fu abitata da molti personaggi che cercavano pace e meditazione.
Il cortile d’onore presenta aspetti tardogotici e le decorazioni fiorite derivati dall’unione di elementi medievali con altri rinascimentali. Ampie sale si aprono ad entrambi i piani, tra le quali la famosa Sala delle Sibille che profetizzano la discesa in terra di Cristo, con un imponente camino. I soffitti lignei e le volte affrescate sono uniche a Ferrara.
Le decorazioni del primo piano risalgono al secondo Cinquecento e furono volute dal cardinale Ippolito II d’Este; il suo simbolo, un'aquila bianca, è ripetuto più volte nel salone d'onore. Casa Romei divenne un vero e proprio Museo nel 1953, accogliendo raccolte di affreschi staccati, sculture e decorazioni provenienti da altri edifici cittadini perduti.
Palazzina Marfisa
La Palazzina di Marfisa è una tipica dimora estense, esempio di residenza signorile del secolo XVI edificata a partire dal 1559 per volere del marchese Francesco, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia.
Passata nel 1578 in eredità alla figlia Marfisa, amante delle arti e protettrice del poeta Torquato Tasso, essa abitò la palazzina fino al 1608, anno della sua morte, che segnò l’inizio del lento degrado di quei luoghi cortesi.
Divenuta proprietà comunale nel 1861, dopo lunghi lavori di restauro, divenne museo nel 1938. Interessante è la sequenza di sale decorate a grottesca e notevoli sono gli antichi arredi tipici di un’abitazione nobile. Attraverso ciò che resta dell'antico giardino si raggiunge una loggia affrescata che veniva usata per concerti e rappresentazioni teatrali.